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domenica 22 agosto 2010

Giringiallo di Lorenzo Lanzarotto




Un papà coraggioso ha compiuto un impresa straordinaria che non trova posto nè nelle cronache, nè nel gossip dell'estate italiana: non c'è una velina in mezzo, non c'è droga e non ci sono morti, ma solo amore e determinazione a volontà, quanto ne serve per pedalare da Genova fino a Rimini in 37 tappe e oltre 3.000 km!




alcuni cenni dal suo comunicato stampa:






Si è concluso Giringiallo, giro della costa italiana, da Genova fino a Rimini, passando per Roma, Napoli, Reggio Calabria, Taranto e Ancona. 3000 km di solidarietá costruiti in bicicletta, per il ritorno del padre. Una gara di solidarietà per i Figli privati del padre, orfani di padre vivo.

Il giro, iniziato il 16 luglio è arrivato a Roma il 24 dove il ciclopapà ha incontrato Fabio Nestola (pres. Federazione Nazionale Bigenitorialità).


Si è concluso il 21 a Rimini con l'incontro con Gabriele Bartolucci (Genitori Sottratti), 37 tappe percorse ininterrottamente dal ciclopapà IN SOLIDARIETA'.

La maglia gialla dell'Associazione é entrata in ogni centro abitato della costa dove il ciclopapá ha spiegato lo scopo del Giringiallo, chiedendo solidarietá attiva, ricevendo incoraggiamento, ospitalitá cibo e bevande.

Tutti, donne e uomini si sono dicharati concordi nel chiedere il ritorno del padre, chiedono che i figli non crescano piú senza il suo insegnamento, senza la sua presenza.


Non sono concordi con l'operato di quei tribunali che continuano a garantire alle madri la possibilitá di allontanare il padre, e la sua famiglia, dalla vita dei figli.

Affinché questo non accada piú il ciclopapá continuerá a manifestare. Per questo sono giá in cantiere nuove sfide, perché i figli allontanati dal padre (decine di migliaia ogni anno) devono sapere che non sono stati dimenticati.

Tutti i papá, separati e non, tutte le persone positive devono mobilitarsi per una societá migliore, questa é una buona occasione: restituire ai figli i loro padri significa avere uomini migliori nel nostro futuro.

Rimini, 21 agosto

http://www.giringiallo.it
http://custodiacondivisa.blogspot.com

Ciclopapá Lorenzo: 3384244970
lorenzo@lanzarotto.it



I'm the master of my fate: I'm the captain of my soul!

Citiamo le ultime due righe di una bellissima poesia dell'autore inglese William Ernest Hanely, dal titolo evocativo " INVICTUS": come certi cibi si possono solo gustare nel luogo dove sono nati, perchè sono frutto della terra, della cultura oltrechè dell'arte che vive in chi li ha preparati, così ed ancora di più, la poesia non si dovrebbe mai tradurre ma andrebbe, come un cibo, gustata nel suo ambiente naturale. Una piccola eccezione però la Sig.ra Renata Beltramo di Savona, che ha presentato una denuncia nei confronti del Matistrato del Tribunale dei Minori di Savona Dott. Giampiero Cavatorta, per abuso di ufficio e omissione in atti di ufficio, se la merita. Inevitabilmente giunge il giorno in cui, anche i mansueti si ribellano:
INVICTUS
( William Erenst Henley)
Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.






ALLA PROCURATORE CAPO DELLA REPUBBLICA
presso
IL TRIBUNALE DI GENOVA



Io sottoscritta BELTRAMO Renata, nata a Millesimo (SV) il 24 ottobre1964, e residente a Savona, Largo Tissoni 4/2; fa atto di Denuncia/Querela nei confronti del magistrato Dott. Giampiero Cavatorta, operante presso il Tribunale per i Minorenni di Genova; Per i fatti di seguito esposti;

PREMESSO CHE

- In data 3 luglio 2009 il Tribunale per i Minorenni di Genova emetteva un decreto ex artt. 333, 336 Cod. Civ. (allegato 1) mediante il quale disponeva “che il minore Franco Gabriele fosse affidato al Comune di Savona” e disponeva “l’immediato inserimento in idonea struttura con sospensione di qualsiasi contatto con i genitori”;

- In data 13 luglio 2009 il Tribunale per i Minorenni di Genova emetteva un decreto ex artt. 333, 336 Cod. Civ. (allegato 2) mediante il quale disponeva “di affidare Franco Federico al Comune di Savona affinchè ne curi l’inserimento, insieme alla sorella maggiore Franco Romina, in idonea struttura comunitaria o alloggio protetto”.

- In data 16 aprile 2010 veniva depositata, presso la Procura della Repubblica di Savona, denuncia-querela per maltrattamenti subiti dal figlio Federico presso la Comunità “Casa Mia” di Cairo Montenotte (allegato 3)

violando pertanto la vigente legislazione in materia di “Diritto dei Minori” ovvero: la Legge 149/01 art. 5 c. 2; la Legge 176/91 (ratifica Convenzione di New York sui Diritti del Fanciullo, nella fattispecie in violazione dell’art. 12) e la Legge 848/55 (ratifica della Convenzione Europea sui Diritti e le Libertа fondamentali dell’Uomo – protocollo addizionale n. 11 del gennaio 2001, nella fattispecie in violazione dell’art. 8);

ESPONGO I FATTI

In data 17 agosto 2010 ho presentato alla cancelleria civile del Tribunale per i Minorenni di Genova richiesta per la visione del fascicolo (allegato 4) riferito alla procedimento n. 891/96 V.G., relativo a miei figli FRANCO Gabriele, nato il 23/02/1996 e FRANCO Federico, nato il 17/11/1999 ed il Giudice delegato, Dr. Giampiero CAVATORTA, nello stesso giorno, mi negava l’accesso agli atti, così come risulta dallo stesso documento di richiesta riconsegnatomi (allegato 4), ponendomi quindi in una condizione di totale impotenza per non potermi difendere dalle eventuali accuse mosse nei miei confronti che hanno determinato l’allontanamento dei miei DUE figli da me e l’interruzione dei rapporti.

Riservandomi del diritto di costituirmi in seguito parte civile per il gravissimo “Danno esistenziale” ricevuto vorrei evidenziare a codesta eccellentissima Procura che:

Il negato accesso agli atti del fascicolo di cui sopra mi impedisce di esercitare i diritti garantiti e tutelati dalla Costituzione italiana di cui agli artt. 24 e 111 e che non esiste nessuna legge che consenta al Tribunale per i Minorenni di secretare gli atti del fascicolo alla parte interessata.

In particolare:

1. L’art. 24 Cost. recita che “la difesa è un diritto inviolabile del cittadino in ogni stato e grado del procedimento”.

2. L’art 111 Cost. recita che il giusto processo si svolge nel contraddittorio fra le parti.

3. L’organico dei TRIBUNALI PER I MINORENNI è costituito da magistrati anch’essi soggetti alla legge (art. 101 Cost.)

4. la Legge da' pieno diritto alla presa conoscenza degli Atti contenuti nel fascicolo (cfr. art. 169 C.p.C. e artt. 76 e 77 Disp. Att. C.p.C.).

5. I giudici, pur facendo parte di un fondamentale organo dello Stato, sono terze persone che devono giudicare in maniera neutrale ed imparziale nelle controversie fra due o più parti in causa e, quindi, non rappresentano gli interessi dello Stato, ma la corretta amministrazione della giustizia (v. Codice deontologico del magistrato e art. 111 Cost.).

6. Nella fattispecie i giudici minorili sono terzi nelle controversie fra lo Stato e il/i genitore/i sospettato/i e indagato/i di condotta pregiudizievole verso i figli. Non potrebbero quindi, per etica e per la corretta amministrazione della giustizia, eludere il contraddittorio fra le citate parti, poichè si sospetterebbe, a ragion veduta, di parzialità e non neutralità ad esclusivo vantaggio dello Stato che, così, si sottrarrebbe dagli oneri previsti dalla legge.

Lo Stato, rappresentato dai Servizi Sociali (affidatari del minore), può benissimo commettere abusi ed errori. Gli abusi per conflitto di interessi e gli errori per le inconfutabili regole che “nessuno è perfetto” e che “tutti possono sbagliare”.

Non può, a mio modesto avviso, il giudice (di qualsiasi tribunale), nelle controversie fra Stato e cittadini, rifiutare i reclami, le istanze e gli atti probatori presentati da questi ultimi, in difesa dalle accuse mosse nei loro confronti.

Senza contraddittorio fra le parti è come dire che lo Stato ha sempre ragione e che può decidere le sorti del cittadino (nella fattispecie della famiglia) indipendentemente dai fatti.

E’ impensabile, inoltre, considerare come “oro colato” soltanto l’operato di assistenti sociali, educatori, etc., poichè si attribuisce a tali persone, spesso giovani e quindi prive di esperienza e/o di adeguata professionalitа, l’infallibilità. Da non sottovalutare, inoltre, l’opportunità che si concede ai suddetti operatori di abusare della propria mansione e di violare le leggi per interesse personale (si vedano gli artt. 28 e 54 Cost.).

Occorre anche precisare che i provvedimenti provvisori emessi dai Tribunali per i Minorenni limitano i diritti dei figli e dei genitori e la potestà dei genitori sui figli. Ammesso e concesso che il minore è, in questo caso, parte da tutelare, il genitore, in quanto considerato responsabile del disagio/pregiudizio verso i figli, ha il sacrosanto diritto di difendersi.

E’ proprio perchè i provvedimenti emessi dal giudice, occorre ribadirlo, sono limitativi fin dalla loro fase iniziale (a tutti gli effetti sono delle pene inflitte senza processo e senza accurate indagini), che devono essere gestiti nel contraddittorio fra le parti (artt. 111 Cost.) e si deve consentire al/i genitore/i di difendersi in ogni momento (art. 24 Cost).

Personalmente ritengo che il diritto di difesa negato, la secretazione degli atti e l’assenza di contraddittorio fra le parti siano arbitrarie decisioni dei giudici dei Tribunali per i Minorenni che non trovano fondamento alcuno nella Costituzione, in nessuna Legge e neppure nella logica, essendo trascorso tanto tempo da quando sono stati emessi i primi provvedimenti ed interrotto i rapporti fra la scrivente ed i figli (cfr. art. 5 c. 2 legge 149/01).



La gravitа e l’urgenza di un Vostro immediato intervento è richiesto dal danno irreparabile stante l’istituzionalizzazione dei bambini e la mancanza di un qualsiasi progetto tendente al loro rientro nel nucleo familiare.



Alla luce di quanto sopra esposto;

CHIEDO

• che la S.V. Illustrissima proceda nei confronti del Dr. Giampiero CAVATORTA qualora si ravvisino i reati di “Abuso d’ufficio” ai sensi dell’art. 323 c.p. e di “Omissione di Atti d’Ufficio” ai sensi dell’art. 328, nelle modalitа previste dalla giurisprudenza relativamente alle Sue mansioni di Presidente di Collegio e Giudice delegato di un Tribunale per i Minorenni Repubblica Italiana.

• di poter prendere visione ed acquisire copie degli atti del fascicolo relativi ai procedimenti di cui sopra e riguardante i MIEI figli Gabriele e Federico, per preparare in tempo utile la mia difesa ed il contraddittorio.

• di essere informata, ai sensi degli artt. 408, 409 e 410 c.p.p., su eventuale richiesta di attivazione o richiesta di archiviazione della presente denuncia/querela.

Allego:

Allegato 1: Copia Decreto Tribunale per i Minorenni del 3 luglio 2009;

Allegato 2: Copia Decreto Tribunale per i Minorenni del 13 luglio 2009;

Allegato 3: denuncia-querela per maltrattamenti subiti dal figlio Federico depositata in data 16 aprile 2010

Allegato4: Richiesta con diniego visione fascicolo relativo al procedimento 891/96 V.G.

Con osservanza

Savona lì, 19 agosto 2010

IN FEDE

BELTRAMO Renata

mercoledì 4 agosto 2010

Il sonno della ragione genera mostri.

Il sonno della Ragione è il titolo di un acquaforte di Francisco Goya datata 1797 che parla da sola.
Qualche anno prima ...il 5 Dicembre 1783 "L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dal suo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l'incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro. Colpevole è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirisi di essa senza essere guidati da un altro. Sapere audere! Abbi il coraggio di serviriti della tua propria intelligenza....Ma sento gridare da ogni lato: non ragionate! L'ufficiale dice: non ragionate, fate esercitazioni militari! L'intendente di finanza: non ragionate,pagate!L'ecclesiastico:non ragionate, credete!..."questo scriveva Immanuel Kant ( per chi vuole il testo integrale http://bfp.sp.unipi.it/classici/illu.html#id2530329 ) nel lontano 1783, sei prima della rivoluzione francese, ma praticamente oggi rispetto a noi perchè tutto ciò che è accaduto in mezzo è come se non fosse mai stato, se dato un qualsiasi assunto ci domandiamo quali siano gli strumenti che ci possano portare alla verità. Il porsi la domanda ci solleva già dal fondo sul quale l'umanità ha deciso di strisciare, il perseguirlo ci riporta alla stazione eretta che dovrebbe caratterizzare la nostra specie. Non è raggiungere la verità assoluta che ci affrancherà dal dilemma di vivere, bensì agire per perseguirla, deve essere lo scopo: ciascuno di noi ha esperienza sufficiente per poter dire che la verità assoluta non ci è data, troppe sono le variabili e noi siamo esseri finiti, per quanto arroganti, ma finiti e delicati, e l'assoluto ci è precluso: abbiamo accesso a talmente tanti mezzi e strumenti per perseguire questo scopo che una vertigine ci coglie e ci fa voltare dalla parte di Maria de Filippi, al solo sfiorare il tema, eppure "fatti non foste a viver come bruti,me per seguir vertute e canoscenza" per cui tentare si deve: è nostro dovere affrancare noi stessi da qualsiasi servitù mentale ed aiutare i nostri simili a fare altrettanto, non per filantropia ma per affermazione dell'istinto di sopravvivenza in confronto a quella organizzazione, casta,cricca,sistema di potere, loggia massonica...comunque la vogliate chiamare, fatta da uomini e da donne, che per meri interessi personali molto spesso esclusivmente economici, amerebbe farci credere che questo è già il migliore dei mondi possibili e che il nostro cervello è un inutile acessorio al qualè è chiesto al massimo di governare un telecomando, in quanto qualcuno ha già pensato per noi, ha già deciso che cosa sia meglio per noi...prendiamoci il nostro psicofarmaco e rilassiamoci...questo è il migliore dei mondi possibili...ma come mai se questo è il migliore dei mondi possibili: contiamo ancora tante guerre, tanti morti, come mai, chi si lamenta non viene ascoltato e chi chiede spiegazioni, viene addirittura emarginato? Non possiamo cambiare il mondo..ci sentiamo ripetere sin da piccoli. Invece si che si può, si può cambiare modo di guardare le cose, si può cambiare certo, succede continuamente: si chiama evoluzione e quando un sistema non cambia più...muore. qui vi diamo spunti, leggete cercate la vostra verità, l'argomento è sempre lo stesso: Tutela Minori la versione ufficiale qui non la troverete...