Nel 2008 la AUSL di Rimini dichiarava di avere in carico presso la Tutela Minori circa 3.434 minori (RdC 10 Maggio 2009). La provincia di Rimini ha una popolazione di 321.724 abitanti circa (ISTAT 2007) di cui 48.296 ossia il 15% tra 0 e 18 anni: Questo significa che, in quel momento il 7,0 % dei ragazzi nella stessa fascia di età, in sostanza, un caso ogni 14, ed altrettante famiglie, erano seguiti dalla Tutela Minori. Nel 2006 (dati statistici ASL Rimini) 2.239 casi di quelli trattati apparteneva alla zona nord (Rimini e comuni della Valmarecchia) e 994 alla zona sud (Riccione e comuni della Valconca). 550 dei totali 3.233 casi in carico alla AUSL di Rimini nel 2006, erano tali in conseguenza ad un provvedimento della autorità giudiziaria: è interessante notare che le voci DISAGIO FAMIGLIARE (233 casi) SEPARAZIONE/DIVORZIO (85 casi) e TRASCURATEZZA (42 casi) da sole individuano il 65% del totale dei 550 casi in carico su provvedimento della autorità giudiziaria. La previsione di spesa del Distretto di Riccione per il 2008 (Griglia di rilevazione della spesa socio sanitaria a carico del fondo sanitario regionale distretto socio sanitario di Riccione) prevedeva un totale di € 175.000,00 per coprire il costo rette per minori in carico a strutture residenziali e semi residenziali, ed un organico di 3 assistenti sociali e 2 educatori, i quali per inciso, si trovavano a gestire, per lo meno i 900 casi di cui sopra 170 dei queli originati da provvedimenti della autorità giudiziaria (mantenendo le stesse proporzioni 70% distretto Nord e 30% distretto Sud).... Ci piacerebbe pensare che ognuno di questi casi esista perchè necessario e che ogni famiglia riceva tutte le informazioni ed il supporto atto a garantire soluzioni efficaci, come ci piacerebbe pensare del resto che questo sia il migliore dei mondi possibili. I numeri, l'esperienza diretta e le cronache giudiziarie, ci dicono che non è così e che dobbiamo fare attenzione perchè tutte le volte che parliamo di minori, camminiamo su di un confine pericolasamente sottile, così come è sottile e spesso sconosciuto ed incomprensibile, il confine tra l'azione svolta nell'inderogabile "interesse del minore" ed il businness più spregiudicato (Panorama Novembre 2009). Ci siamo resi conto che temi come questo in cui convergono elementi delicati, quali la famiglia, i bambini, ed intorno ai quali gravitano le istituzioni e la destinazione di risorse importanti, vengono affrontati solo dalla cronaca giudiziaria, senza che nessuna attenzione venga prestata alle persone, al loro dolore, alle loro difficoltà ed alla emarginazione nella quale inevitabilmente precipitano se inascoltati. A paradigma di quanto sto dicendo il giornalista di un quotidiano locale, chiamato a rispondere circa il suo silenzio su una segnalazione mi rispose: " il nostro giornale è troppo vicino al locale per potere esprimere un parere oggettivo e troppo lontano dal contesto nazionale per poter fornire un dato interessante "...della serie l'abito non fa il monaco esattamente come la penna non fa il giornalista....Daremo spazio a chi vorrà raccontare la sua storia, cercheremo di fornire informazioni che aiutino i "naufraghi" della famiglia ad orientarsi in mezzo ai marosi, senza alcuna pretesa di volerci sostituire ad istituzioni o professionisti del settore ma come fonte di autoaiuto. Ogni bambino che si trova a fare i conti con una situazione di questo genere merita il massimo della attenzione, rispetto e supporto e così la sua famiglia : il nostro intento non è di entrare nel merito dei singoli casi, bensì quello di raccogliere informazioni e segnalazioni su problemi e difficoltà nelle relazioni con i Servizi Sociali e la Tutela Minori della AUSL di Rimini - Riccione, al fine di proporre un protocollo trasparente delle relazioni tra servizio e genitori. Io sono Nemo, questo è il mio blog: parla, io ti ascolto.
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